Creattivismo | L’Advertising contro i prodotti che fanno male

In un recente articolo sulla Creative Review, Naresh Ramchandani, un copywriter autorevole e influente, ha chiesto all’intero settore se non sia giunto il momento di introdurre un divieto simile a quello sulle sigarette, sui prodotti che danneggiano il nostro pianeta, dicendo:
“By being production-heavy, or CO2-intensive, or non-reusable or non-recyclable, many of the products we’re paid to promote have an irrefutably negative effect on the environment. When an ad sells another one of these products, it advances its client’s profitability, but also harms the prospects of humanity. Which brings us to an extremely inconvenient truth for our industry that wasn’t raised at Cannes – in fact, I’m not sure I’ve seen it raised anywhere: that products like these shouldn’t be allowed to advertise.”
Responsabilità Personale e Responsabilità Sociale
Due anni fa, quando mi sono chiesta perché mi appassionavo di pubblicità e content marketing, ho avuto una chiara e profonda rivelazione: la responsabilità. Dirigere l’Associazione OBE in Italia mi ha chiarito che non ci sono più limiti alla capacità persuasiva di un brand, poiché ora il messaggio pubblicitario è perfettamente realizzato sottoforma di contenuti veri e propri, il che è una grande opportunità per le aziende ma implica anche una maggiore responsabilità etica
LEGGI ANCHE: Branded content & Entertainment – il senso del dono
Questa epifania mi ha portato a chiedermi come le aziende potrebbero svolgere un “ruolo migliore” nella società. Ad esempio, se dovessero dirigere i loro sforzi (investimenti, know-how, capitale umano …) per “fare bene”.
Comunicazione che fa bene per Aziende che vogliono fare bene
La comunicazione ‘purpose driven‘ (comunicazione ‘che fa Bene’, guidata da una valida intenzione) è il modo per raccontare una storia vera e unica ben al di là rispetto al singolo prodotto o persino alla storia dell’azienda. Ci sono molti modi per raccontare una storia, ma non tutti sono sempre adatti.
#CreActivism è un termine che prendo in prestito da Pascal Gielen che indica una forma di azione, un processo critico di riflessione sui problemi che affliggono la contemporaneità con un approccio attivo per migliorare le condizioni quotidianamente attraverso la creatività. È la sincrasi perfetta di #Creatività (che è un atto primordiale, nascita fisica, prima ancora di speculazione astratta) e #Attivismo nei suoi significati più contemporanei e pacifisti.
Applicato alla pubblicità, il CreAttivismo si combina perfettamente con un paio di altre tendenze di marketing: brand purposing brand activism; il primo riguarda l’obiettivo aziendale, la sua missione e visione, il secondo riguarda le azioni concrete.
Quello che considero CreAttivismo è un perfetto unisono tra lo scopo del marchio, le azioni del marchio, la comunicazione del marchio.
Per avere una migliore comprensione di ciò che è CreAttivismo, prendiamo Patagonia come esempio. CreAttivismo per Patagonia ha significato la creazione di una campagna pubblicitaria dirompente “Non comprare questa giacca” e allo stesso tempo l’attuazione di azioni sostanziali per proteggere l’ambiente (investimenti in Ricerca e Sviluppo contro il polimero C8 inquinante dopo la campagna di GreenPeace) . Sebbene il loro approccio fosse rischioso per i risultati d’azienda, il messaggio intendeva incoraggiare le persone a riflettere sull’effetto delle loro pratiche di consumo sull’ambiente. Di conseguenza, Patagonia è riuscita a creare una forte comunità di consumatori fedeli che apprezzano i prodotti del marchio, ma soprattutto i suoi valori.
Certo, non è sempre facile trovare un “perché” autentico e credibile dietro a un prodotto / azienda. E questo può significare un potenziale ostacolo per i marchi che si espongono con comunicazioni ‘cause related‘.
Guarda il settore tessile – il più inquinante dopo l’industria Oil & Gas – e campagne come “Conscious Exclusive” di H&M: un esempio di “green washing“, dato che solo l’1% degli abiti riciclati diventa un nuovo capo d’abbigliamento
Oppure l’industria alimentare, responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra, e l’epico fallimento di Chipotle Mexican Grill, per non aver supportato con i fatti il suo sostegno alla agricoltura sostenibile e le dichiarazioni anti-OGM (ricorderete ‘Back to the start’ campagna pluripremiata nel 2012), e alla pandemia di E-coli che ha portato a un crollo della reputazione del brand, che deve ancora essere ricostruita diversi anni dopo la crisi.
LEGGI ANCHE: Comunicazione che fa Bene Opportunità o minaccia?
Come tutti sappiamo, l’obiettivo finale delle aziende è vendere più prodotti, se però a tale scopo “monetizzano” i valori umani si presenterebbe una grande questione etica.
LEGGI ANCHE: Scopri di più sul cause related marketing 2.0 con Burger King e Mattel
Seguici sui nostri canali sociale e Iscriviti alla Newsletter per restare aggironato!
Articoli più letti
-
La comunicazione che fa bene. All’ambiente 10 Giugno, 2019 La tematica sostenibilità ambientale è un trend topic nella comunicazione…
-
Perchè il consumo responsabile non è ancora esploso,… 11 Marzo, 2019 Secondo una ricerca di Nielsen i consumatori statunitensi nel 2018…
-
Perché questo tempo ‘costrittivo’ è il tempo delle… 13 Marzo, 2020 Non approfondirò il tema delle opportunità dal punto di vista…
-
Come interpretare lo spot ‘sociale’ di Gillette 4 Febbraio, 2019 Con lo spot pubblicitario più discusso nelle ultime settimane,…
-
Non cè spazio per la disuguaglianza di genere in IKEA 13 Dicembre, 2018 Quando sentiamo parlare di IKEA la prima immagine che ci…
-
Ecofriendly. Organico. Naturale. Fast? 1 Giugno, 2020 Ecofriendly. Organico. Naturale. Verde. Questi termini vengono spesso vengono spesso utilizzati per pubblicizzare…
-
7 regole d’oro per evitare un epic fail 28 Gennaio, 2019 Perchè sia efficace, una strategia di BC&E deve tenere presente…
-
decoupling e attention deflection: il caso ENI 18 Settembre, 2019 La “purposeful communication” è ormai una tendenza nell’advertising: secondo i risultati…
-
L’attivismo aziendale 12 Novembre, 2019 Creare un movimento attraverso la marca è possibile quando le…
-
Ikea tra sostenibilità e indagini Verdi 15 Ottobre, 2019 IKEA continua il proprio impegno nella difesa delle persone più…
-
Comunicazione che fa Bene: Opportunità o minaccia? 14 Novembre, 2018 Un elemento chiave per il successo di un marchio è…
-
Mattel e Burger King impegnati socialmente 4 Marzo, 2019 La comunicazione ‘purpose driven’ (o comunicazione che fa bene) viene spesso…
-
la risposta al calo di attenzione degli spettatori è… 17 Novembre, 2018 La riduzione dell’attenzione del consumatore nei confronti della pubblicità tradizionale…
-
Fast Fashion VS. Consumismo Consapevole 30 Giugno, 2020 «La moda ora deve rallentare il suo ritmo insostenibile. Il…
-
La Comunicazione che fa Bene ha bisogno di un Codice Etico? 8 Aprile, 2019 Filantropia, CSR e purposeful communication hanno in comune almeno un…